LA CONVERSIONE DI SAULO

LA CONVERSIONE DI SAULO

 
Pagina precedente | « 7 8 9 | Pagina successiva

Sacerdozio..e ministeri..

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2011 18:57
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 164
Sesso: Maschile
12/05/2011 18:57

6) Conclusione

Concludo questa ricerca sul sacerdozio biblico con una citazione tratta dallo studio di un gesuita che mi sembra nella sostanza (anche se non in alcuni particolari) assai pertinente.

Nel mondo antico greco e romano il sacerdote è una figura eminentemente sacra: Aureolato di una sacralità personale religiosa e separato dalla profanità comune, funge da mediatore tra gli uomini profani e la divinità con azioni sacre, consacrate alla divinità. Questa descrizione vale, sostanzialmente anche per il sacerdozio di Israele, presso il quale assume nei tempi più remoti un aspetto divinatorio, poi la forma di predicatore della legge di Dio, ed alfine, nell'epoca postesilica, la figura di servitore dell'altare nel tempio. Ma nel Nuovo Testamento scompaiono tutti questi elementi di sacralità. Mancano le famiglie e le tribù sacerdotali; tutti possono essere chiamati carismaticamente alla diaconia ecclesiale. Mancano i luoghi sacri: il tempio è Cristo, il cielo, i fedeli; il mondo intero è il luogo a cui devono rivolgersi tutti i servitori del vangelo, per invitarlo all'obbedienza della fede. Manca un sacerdozio specifico o una casta di persone particolarmente sacre; tutti i fedeli costituiscono il popolo sacerdotale. Mancano specialmente i mediatori per il semplice fatto che tramite il Cristo e in Cristo tutti gli uomini hanno direttamente accesso la Padre. Mancano speciali azioni sacre rituali: la vita stessa è santa, in quanto è stata redenta e santificata da Dio in Cristo, e il culto è, giustamente la fede e l'amore della Chiesa, che ne sono le sue espressioni più autentiche. Non è quindi sorprendente che nel Nuovo Testamento manchi una nomenclatura sacerdotale per i ministri del vangelo o per i pastori della Chiesa (F.A. Pastor, Teologia del Ministerio Eclesial, in «Est Ecles» 45 (1970) pp. 53-90 (citazione p. 73 s).

OFFLINE
Post: 164
Sesso: Maschile
12/05/2011 18:57

L'immediatezza di un rapporto con Dio – continua R. Pesch – che conferisce la certezza di essere a lui accolti nel suo Figlio e la possibilità di invocarlo con l'appellativo familiare di Abba (Rm 8, 14-16), non consente più alcuna mediazione: infatti uno solo è Dio e uno solo è anche il mediatore tra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti (R. Pesch, Nuovo Testamento e democrazia, in Concilium 1971 n. 3 p. 64 o 464 dell'annata).

Colui che meglio di altri cattolici ha compreso il pensiero biblico sopra l'argomento trattato è indubbiamente l'assunzionista Daniel Olivier, il quale si orienta decisamente verso la presentazione luterana del sacerdozio dei fedeli. Per lui la Bibbia riconosce solo il sacerdozio dei fedeli, che è una partecipazione al sommo sacerdozio di Cristo nel quale siamo tutti innestati tramite il battesimo. Come si vede anche i teologi cattolici, quando si lasciano guidare dalla Bibbia, finiscono per capire, come credevano i cristiani del primo secolo, che tutti i cristiani partecipano al sacerdozio di Cristo senza alcun bisogno di una speciale classe di super sacerdoti. Ecco la vera vi del retto ecumenismo: la parola di Dio.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 7 8 9 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com