Pietro scongiura gli Ebrei suoi contemporanei ad accogliere il Cristo e a farsi battezzare per ricevere il dono dello Spirito Santo (At 2, 38). L'inizio della salvezza consiste quindi in un annunzio che ha per oggetto il Cristo: « Andate e ammaestrate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quel che vi ho comandato » (Mt 28, 19 s). La risposta dell'uomo consiste nella fede: « Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato, chi non avrà creduto sarà condannato » (Mc 16, 16). Anche se questo passo, mancante in molti codici, non è genuino, esso rispecchia pur sempre, data la sua antichità, il pensiero primitivo degli apostoli ispirati.
Da questo inserimento nel Cristo, tramite lo Spirito Santo, sgorga la chiesa come logica conseguenza. Non è essa che dona lo Spirito Santo, ma essa è formata dallo Spirito Santo. Dopo la prima predicazione di Pietro « coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro tremila persone... E il Signore aggiungeva ogni giorno alla comunità quelli che erano salvati » (At 2, 40-48). Non è la chiesa che salva, ma il Signore; la chiesa è l'assemblea di coloro, che avendo accettato il Cristo, camminano sulla via che conduce alla salvezza. Il vero ordine biblico è quindi il Signore - i credenti - la chiesa. L'attività della chiesa non consiste nel creare sacramenti che diano salvezza, ma solo nell'annunziare a tutto il mondo che la salvezza viene dal Cristo. La chiesa non distribuisce la salvezza; essa raccoglie solo i credenti e costituisce la famiglia di coloro che sono già stati slavati dal Signore tramite la fede ubbidiente in lui.