LA CONVERSIONE DI SAULO

LA CONVERSIONE DI SAULO

 

LA REDENZIONE

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2011 18:21
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:09

perseverare nella benignità di Dio, non si capisce proprio perché coloro che sono preposti a pascere il gregge del Signore non debbano fare lo stesso. Perché trascurare una parte così importante e fondamentale del consiglio di Dio per una paura inesistente? Io sono pienamente persuaso che se la dottrina della predestinazione la si insegna dirittamente, non ci sia il minimo pericolo che i credenti si illudano. E’ sufficiente fare presente ai credenti che esiste un peccato che mena a morte dal quale non ci si può ravvedere e che mena in perdizione eterna il credente che lo commetta per fare diradare dalla mente del credente che sente che è stato predestinato qualsiasi pensiero illusorio.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:10

Ma c’è un’altra ragione per cui la predestinazione non viene insegnata nelle chiese, ed è perché purtroppo nel cuore di tanti c’è ancora quel po’ di orgoglio che impedisce loro di riconoscere che se loro sono stati salvati è INTERAMENTE in virtù del proponimento dell’elezione di Dio, cioè perché Dio ha deciso di farli credere, in altre parole perché sono stati preordinati a vita eterna. Questo significa che tutto quello che essi ora possiedono l’hanno ricevuto da Dio e non è qualcosa che viene da loro, dal ravvedimento che li ha portati a umiliarsi davanti a Dio, alla fede con cui hanno ottenuto il perdono e la vita eterna, tutto gli è stato dato da Dio. Ecco perché Paolo domanda ai santi di Corinto: "Che hai tu che non l’abbia ricevuto?" (1 Cor. 4:7), perché Egli sapeva che i santi non avevano nulla che non avessero ricevuto da Dio. Questi credenti però mettono molta, direi troppa enfasi, sul fatto che sono stati loro che hanno voluto ravvedersi, che hanno voluto credere, ecc. Per loro è duro accettare che la loro volontà
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:10

è stata semplicemente plasmata da quella dell’Onnipotente a loro insaputa. Per loro è inaccettabile che loro sono potuti andare a Gesù solo perché gli è stato dato dal Padre! Ecco perché si turano gli orecchi, o preferiscono non sentire chi parla di predestinazione. Questa è follia, perché significa non riconoscere appieno la sovranità di Dio nell’universo, non si vuole riconoscere la veracità di Dio. Ma soprattutto perché si toglie a Dio una parte della gloria, perché la si prende per sé. Se infatti io dico che ho creduto perché ho voluto credere e non perché Dio ha voluto che io credessi, io non glorifico Dio per avermi dato la fede. Ma allora perché lo devo glorificare? Semplicemente perché io dopo avere scelto Cristo sono stato salvato da Cristo! In altre parole per andare a Cristo ci ho pensato io, ma per la salvezza dell’anima mia ci ha pensato Cristo. Detto ancora in altre parole, la fede per credere in Cristo è stata la mia, quella che invece mi permette di perseverare mi è data da Dio. Come dire insomma, guarda che per la mia salvezza non ha fatto tutto il Signore!
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:10

L’orgoglio è duro a morire in costoro. Sappiate però voi orgogliosi che questo vostro orgoglio abbassa voi e non Dio, anche se apparentemente è Dio ad essere abbassato. Ma ditemi: che difficoltà incontrate nel riconoscere che il ravvedimento e la fede vi sono stati dati da Dio in virtù del suo proponimento? Ma come mai ammettete con molta facilità che non siete nati la prima volta per la vostra volontà ma per quella dei vostri genitori, o meglio perché lo ha voluto Dio, e poi quando si parla della nuova nascita voi cominciate a dire che siete voi ad avere voluto nascere di nuovo? Ma se si è nati da Dio, non significa forse questo che siamo nati di nuovo per la volontà di Dio e quindi per un suo decreto? Non è forse scritto che egli ci ha generati DI sua volontà (cfr. Giac. 1:18)? Non è forse scritto che noi non siamo nati da volontà d’uomo e né da volontà di carne ma da Dio (cfr. Giov. 1:12-13)? Abbassatevi dunque davanti a Dio, e dategli la gloria, tutta la gloria che egli merita di ricevere anche da voi.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:10

Infine c’è un’altra ragione, e cioè che questa dottrina – a dire di costoro – fa apparire Dio ingiusto perché mentre avrebbe deciso innanzi tempo di salvare alcuni avrebbe pure deciso di mandare in perdizione o lasciare andare in perdizione tutti gli altri. Ma io vorrei domandare a costoro: Ingiusto per quale motivo? Per lasciare andare in perdizione persone che in virtù del fatto che sono sotto condanna meritano di andare in perdizione a motivo della loro ribellione a Dio? E’ un ingiustizia questa? Dio sarebbe ingiusto se desse la salvezza ad alcuni per le loro opere mentre ad altri solo per la loro fede, in questo caso sì che sarebbe ingiusto. Ma il fatto che egli decida di fare grazia a chi vuole Lui non mi pare proprio che sia una ingiustizia. Non è libero il Padrone dei cieli e della terra di fare di quello che possiede quello che gli pare e piace?
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:11

No, Dio non è ingiusto nel fare grazia a chi vuole e nell’indurire chi vuole. Ma ditemi un po’: ‘Ma allora voi pensate che anche l’anticristo potrà forse ravvedersi e credere in Gesù Cristo?’ Se sì, dovreste spiegarmi che cosa significa che "deve… andare in perdizione" (Ap. 17:8) e che Gesù lo distruggerà col soffio della sua bocca e lo getterà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Come può avere la possibilità di ravvedersi e credere se è stato predestinato ad essere distrutto ed andare in perdizione? Voi forse direte a questo punto: ‘Ma quello è un caso speciale!’ Ammesso e non concesso che sia così come dite voi, ma è pure sempre un induramento prodotto da Dio in un essere umano come noi. Perché mai dunque Dio lo farebbe nascere per farlo andare in perdizione? Come mai non ci sarà nessuna possibilità per questo essere umano di essere salvato? Se dunque ammettete che l’uomo del peccato deve andare in perdizione perché non volete ammettere che tanti altri (che Dio solo sa) devono andare in perdizione? Se Dio può farlo con uno, che cosa gli impedisce di farlo con un miliardo o dieci miliardi di persone?
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:11

Che cosa cambierebbe poi tra uno e un miliardo? Sempre un decreto di Dio rimarrebbe. Quindi se voi dite che Dio è ingiusto nell’indurire chi vuole lui, allora è ingiusto nell’indurire anche l’anticristo? Ascoltate, è proprio come dice la Scrittura, e cioè che Dio indura chi vuole e questo lo fa per manifestare i suoi disegni imperscrutabili che noi che siamo polvere e cenere ora non riusciamo a comprendere appieno. Ma verrà il giorno in cui tutti i disegni di Dio saranno resi palesi, le motivazioni di tutte le sue decisioni pure, e allora tutti dovremo riconoscere che anche tutti quei suoi incomprensibili e apparentemente ‘ingiusti’ indurimenti avevano uno scopo ben preciso, quello di glorificare il suo santo nome. Io so questo, che se Dio indurando gli Ebrei del tempo di Gesù contro Gesù stesso ha fornito al mondo la salvezza di cui noi oggi godiamo i frutti, per certo ogni suo altro induramento anche se adesso non lo comprendiamo di certo un giorno dovremo riconoscere che fu fatto per il nostro bene e non per il nostro male.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:11

Ho detto fino adesso perché alcuni non insegnano la predestinazione. Voglio però dire anche perché noi la insegniamo. La ragione è perché è una dottrina biblica e perciò sana nel senso che fa bene a coloro che l’accettano. Il bene che i fratelli ne ricevono è che vedono nella maniera in cui Dio li ha condotti a Cristo una manifestazione mirabile della sua potenza, della sua sapienza, e soprattutto del suo incondizionato amore verso di loro. Essi possono così riconoscere che Dio li ha amati ancora quando giacevano nelle tenebre e ha fatto sì che in un particolare momento della loro esistenza lo conoscessero tramite Cristo. E’ Lui dunque che ha voluto farsi conoscere a loro, senza che loro sapessero nulla o della sua esistenza o del fatto che Dio volesse farsi conoscere da loro. Esaminando poi la loro vita passata al servizio dell’iniquità e della vanità riconosceranno come Dio in una maniera incomprensibile ha guidato i loro passi anche quando servivano il peccato con tutte le loro forze, in maniera tale da portarli, nel posto e nel tempo da lui fissato, ad accettare Cristo.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:11

Ognuno ha la sua storia, e sa come se non fosse stato per innumerevoli circostanze create e concatenate tra esse dal nostro grande Iddio noi oggi non saremmo dei credenti ma ancora degli increduli e magari pure all’inferno. Il grido che esce dal cuore di chi riconosce che Dio lo ha amato e lo ha guidato e preservato dalla morte anche quando era un peccatore è quindi sì ‘Dio è amore!’, ma anche ‘Dio regna, e da lui dipendono chi erra e chi fa errare’. Riconoscendo dunque la sua elezione, il credente farà di tutto per confermare la sua vocazione celeste, e si santificherà nel timore di Dio per onorare colui che ha voluto chiamarlo alla gloria. Una così eccellente vocazione va onorata in ogni maniera, a costo di morire. E poi, il credente anche nei momenti più brutti della sua vita, nel sapere che Dio lo ha eletto avanti la fondazione del mondo si sentirà sollevato e consolato grandemente, perché saprà che colui che non lo abbandonò quando ancora era perduto non lo abbandonerà neppure adesso perché egli è del Signore per l’eternità. E’ manifesto dunque che la dottrina della predestinazione è una dottrina edificante perché edifica la chiesa; le dottrine non edificanti sono altre. Forse però qualcuno dirà che la dottrina della predestinazione è ‘poco edificante’, per cui vorrei domandare a costoro: ‘Come può una dottrina ‘poco edificante’ edificare così tanto i fratelli?’
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:12

Con la vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre

 

Cari fratelli nel Signore, noi siamo in obbligo di rendere grazie a Dio per voi perchè pure voi avete creduto nel nostro Signore Gesù Cristo, essendo stati pure voi sin dal principio eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità; ma noi siamo in obbligo pure di ricordarvi che noi "siamo diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio" (Ebr. 3:14).

Con questo mio scritto voglio esortarvi a perseverare nella fede fino alla fine onde pure voi otteniate in quel giorno "la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che l’amano" (Giac. 1:12); e lo faccio traendo i miei ragionamenti dalle Scritture.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:12

Parlerò del popolo d’Israele e del suo esempio di disubbidienza per farvi capire come gli Israeliti dopo avere creduto in Dio finirono col tirarsi indietro, e a motivo della loro incredulità perirono nel deserto e non poterono entrare nel riposo di Dio; ritengo che ciascuno di noi debba ricordarsi della condotta caparbia e ribelle di questo popolo al fine di non seguire il suo stesso esempio di disubbidienza.

I figliuoli d’Israele, secondo quello che insegna la Scrittura, scesero in Egitto con Giacobbe mentre Giuseppe era governatore d’Egitto, e questo perchè Giuseppe, dopo che si fece conoscere ai suoi fratelli, volle che Giacobbe suo padre e tutto il suo parentado scendessero in Egitto. Essi vennero in Egitto e si stanziarono nel paese di Goscen dove poterono vivere tranquillamente durante tutta la vita di Giuseppe e dove poterono sopravvivere durante la grave carestia che Dio aveva mandato sulle nazioni in quegli anni.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:12

Ma dopo che Giuseppe morì, "sorse sopra l’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe" (Es. 1:8), il quale, vedendo che gli Israeliti erano diventati più numerosi degli Egiziani e temendo che in caso di guerra essi si sarebbero uniti ai loro nemici per combattere contro di loro e poi se ne sarebbero andati dall’Egitto, decise di cominciare a maltrattare gli Israeliti e di ridurli in schiavitù per impedire che essi moltiplicassero maggiormente. Questa schiavitù e questo maltrattamento a cui furono sottoposti gli Israeliti durarono molto tempo, ma tutto ciò avvenne per volontà di Dio perchè molto tempo prima Dio aveva parlato ad Abramo e gli aveva detto che i suoi discendenti avrebbero dimorato in un paese straniero e vi sarebbero stati schiavi e vi sarebbero stati oppressi per quattrocento anni. Ma come Dio aveva predetto la schiavitù d’Israele in Egitto così aveva predetto pure la sua liberazione infatti Egli aveva detto sempre ad Abramo: "E, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze..E alla quarta generazione essi torneranno qua" (Gen. 15:14,16)
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:12

(nel paese di Canaan). E questo è quello che avvenne, infatti Dio mandò in Egitto Mosè per liberare Israele dalla mano di Faraone, e dopo avere operato per mezzo di lui grandi e terribili giudizi contro Faraone e gli Egiziani, Egli trasse il suo popolo dalla fornace di ferro dove per quattro secoli era stato rinchiuso. Quando Dio divise il mare Rosso davanti agli Israeliti e li fece passare a piedi asciutti in mezzo ad esso la Scrittura dice che "Israele vide la gran potenza che l’Eterno aveva spiegata contro gli Egiziani; onde il popolo temè l’Eterno, e credette nell’Eterno e in Mosè suo servo" (Es. 14:31). Nei salmi è confermato che gli Israeliti credettero nel Signore dopo avere visto questo prodigio infatti è scritto: "Allora credettero alle sue parole, e cantarono la sua lode" (Sal. 106:12); tenetele davanti agli occhi vostri queste espressioni perchè esse dimostrano che gli Israeliti dopo che uscirono con baldanza e grande allegrezza dal paese d’Egitto credettero in Dio e nel suo servo Mosè.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:13

Ma che cosa avvenne in seguito, durante il proseguimento del loro viaggio attraverso il deserto? Avvenne questo, che è scritto nei salmi: "Ben presto dimenticarono le sue opere; non aspettarono fiduciosi l’esecuzione dei suoi disegni, ma si accesero di cupidigia nel deserto, e tentarono Dio nella solitudine. Ed egli dette loro quel che chiedevano, ma mandò la consunzione nelle loro persone. Furono mossi d’invidia contro Mosè nel campo, e contro Aaronne, il santo dell’Eterno. La terra s’aprì, inghiottì Datan e coperse il seguito d’Abiram. Un fuoco s’accese nella loro assemblea, la fiamma consumò gli empi. Fecero un vitello in Horeb, e adorarono un immagine di getto; così mutarono la loro gloria nella figura d’un bue che mangia l’erba. Dimenticarono Dio, loro salvatore, che aveva fatto cose grandi in Egitto, cose meravigliose nel paese di Cham, cose tremende al Mare Rosso. Ond’egli parlò di sterminarli;
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:13

ma Mosè, suo eletto, stette sulla breccia dinanzi a lui per stornare l’ira sua onde non li distruggesse. Essi disdegnarono il paese delizioso, non credettero alla sua parola; e mormorarono nelle loro tende, e non dettero ascolto alla voce dell’Eterno. Ond’Egli, alzando la mano, giurò loro che li farebbe cadere nel deserto, che farebbe perire la loro progenie fra le nazioni e li disperderebbe per tutti i paesi" (Sal. 106:13-27). Ma chi furono quelli che si gettarono alle spalle la legge di Dio e rifiutarono di credere a Dio, quando questi disse loro: "Ecco l’Eterno, il tuo Dio, t’ha posto il paese dinanzi; sali, prendine possesso, come l’Eterno, l’Iddio dei tuoi padri, t’ha detto; non temere e non ti spaventare" (Deut. 1:21)? Essi furono quegli stessi Israeliti che Dio aveva tratto dall’Egitto con allegrezza e con giubilo e che alle acque del mare Rosso avevano creduto nelle parole di Dio. Tra tutti i peccati che Israele commise nel deserto voglio soffermarmi su quello dell’incredulità.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:13

Ora, secondo la Parola di Dio, gli Israeliti, quando Dio divise il mare Rosso davanti a loro, avevano creduto alle parole che Dio aveva rivelato al suo servo Mosè e avevano pure temuto Dio alla vista di quel prodigio; quindi, il fatto che essi in seguito si ribellarono ai comandamenti di Dio e non credettero all’ordine di Dio che gli comandava di prendere possesso del paese di Canaan sta a dimostrare che essi non furono costanti, cioè che essi non perseverarono nella fede e nel timore di Dio. Ma considerate anche questo e cioè che coloro che non perseverarono nella fede e nel timore di Dio non furono delle persone che non avevano visto Dio operare miracoli ma furono uomini e donne che avevano visto con i loro occhi Dio operare delle cose tremende, sia in Egitto e sia nel deserto, i quali dopo che erano stati liberati dal giogo di quella schiavitù secolare si erano rallegrati grandemente perchè dopo molto tempo poterono assaporare la libertà.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:13

Dio si disgustò di quella generazione di persone dal cuore incostante e dallo spirito infedele e disse: "Sempre erra il cuore loro; ed essi non hanno conosciuto le mie vie, talchè giurai nell’ira mia: Non entreranno nel mio riposo!" (Ebr. 3:10,11). Questa fu la testimonianza che Dio rese di quegli Israeliti e la sentenza che Egli emanò contro di loro. Dio giurò di non fare entrare quei ribelli nel suo riposo a motivo della loro incredulità; certo Dio annunziò pure a loro una buona notizia quando essi giunsero ai confini del paese di Canaan ma quella parola non servì loro a nulla perchè essi rifiutarono di credere in essa infatti è scritto: "La parola udita non giovò loro nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano udita" (Ebr. 4:2). Il comportamento di quei ribelli non deve essere seguito ma solo ricordato perchè esso ci serve d’ammaestramento e ci fa capire quale sia la sorte che attende quelli che dopo avere creduto smettono di credere nella parola di Dio. Veniamo ora a noi, perchè la nostra storia, in alcune cose, assomiglia a quella d’Israele.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:13

Noi per un certo tempo della nostra vita siamo vissuti sotto la potestà di Satana il quale con la sua forza e con la sua astuzia ci angariava e ci aveva ridotto allo stremo; questo non lo ricordiamo con piacere, (oggi noi ci vergogniamo di tutte quelle cose che abbiamo fatto quand’eravamo sotto la sua potestà), però dobbiamo ricordarlo perchè serve a tutti noi per comprendere quanto grande e gloriosa sia la liberazione che Dio ha operato per noi. Sì, perchè pure noi siamo stati liberati da una schiavitù, ma non dalla schiavitù di qualche despota di questa terra, ma dalla schiavitù del peccato e da quella del diavolo. Ricordiamo tutti con piacere il giorno in cui, per la grazia di Dio, siamo stati liberati da questa schiavitù, perchè in quel giorno sentimmo le nostre iniquità che gravavano su noi rotolare via da noi, sentimmo quel giogo che ci schiacciava venire tolto da sopra noi; siamo grati a Dio per avere operato ciò mediante Cristo Gesù,
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:14

Colui che Egli ha mandato in questo mondo per liberarci dai nostri peccati e dalla potestà di Satana. Il nostro cuore in quel giorno traboccò di gioia, di una gioia che non avevamo mai provato sotto la potestà di Satana ed al servizio del peccato; io personalmente devo dire che il giorno che mi ravvidi dei miei peccati e invocai il nome del Signore chiedendogli di avere pietà di me, prima piansi perchè Dio mi aveva rattristato ("la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che mena alla salvezza") (2Cor. 7:10), ma poi giubilai perchè Egli mutò la mia tristezza in letizia liberandomi dai miei peccati e perdonandomi. In quel giorno assaporai la vera libertà che c’è in Cristo Gesù, gustai la vera pace che dà il Signore, gustai la gioia della salvezza; finalmente dopo tanti anni di dura servitù potevo dichiararmi un affrancato dal Signore nostro Gesù, un figliuolo di Dio; grazie siano rese a Dio per avermi salvato, ma anche per avere salvato ciascuno di voi dal dominio del diavolo. Per noi in quel giorno cominciò un nuovo cammino, quello unito al Signore Cristo Gesù;
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 18:14

abbiamo cominciato per fede perchè fu per fede che ottenemmo la liberazione dai nostri peccati e dal dominio del diavolo, e per fede dobbiamo continuare ad andare avanti fino alla fine per entrare nel riposo di Dio. Nella lettera agli Ebrei lo scrittore esorta diverse volte i santi a perseverare nella fede e dice loro cosa accade al credente se esso si tira indietro. È scritto: "Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall’Iddio vivente; ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finchè si può dire: ‘Oggi’, onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; poichè siamo diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci viene detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione" (Ebr. 3:12-15). Fratelli, voglio che sappiate che come un cuore che crede in Dio è un cuore buono, così un cuore incredulo è un cuore malvagio; ma non solo dovete saperlo, dovete pure stare attenti che in nessuno di voi si crei un malvagio cuore incredulo. È chiamato malvagio perchè porta la persona a non credere nella Parola di Dio
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com