LA CONVERSIONE DI SAULO

LA CONVERSIONE DI SAULO

 

La Divinità

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2011 19:10
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:51

Lo portarono prima davanti al Sinedrio che lo condannò come reo di morte perché si era dichiarato il Figlio di Dio, e quindi per bestemmia. Quando i membri del Sinedrio dissero: "E’ reo di morte" (Matt. 26:66), gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni; e altri lo schiaffeggiarono, dicendo: "O Cristo profeta, indovinaci: Chi t’ha percosso?" (Matt. 26:68). Poi, legatolo, lo menarono dal governatore Ponzio Pilato per chiedergli di crocifiggerlo. Questi in un primo tempo aveva deliberato di liberarlo perché non trovava in lui nulla che fosse degno di morte (lo aveva anche mandato da Erode che in quei giorni si trovava in Gerusalemme il quale lo aveva schernito coi suoi soldati, ed anche lui non aveva trovato in Gesù alcuna delle colpe di cui l’accusavano i capi sacerdoti e gli scribi), ma siccome la moltitudine chiedeva con grande grida di crocifiggerlo acconsentì a quello che essa chiedeva e perciò comandò che fosse fatto prima flagellare e poi crocifiggere. I soldati del governatore lo menarono allora dentro il pretorio e lo vestirono di porpora, gli misero sul capo una corona di spine, una canna nella mano destra, e prostratisi davanti a lui lo beffavano dicendo: Salve, re dei Giudei! e gli percuotevano il capo con la canna e gli sputavano addosso.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:52

Dopo averlo spogliato della porpora e rivestito dei suoi vestimenti lo menarono fuori al luogo detto Golgota, dove lo inchiodarono sulla croce affinché si adempissero le parole: "M’hanno forato le mani e i piedi" (Sal. 22:16), in mezzo a due malfattori e questo affinché si adempissero le parole di Isaia: "E’ stato annoverato fra i trasgressori" (Is. 53:12).

Mentre era appeso sulla croce i soldati presero le sue vesti e ne fecero quattro parti affinché ognuno di loro ne avesse una parte, mentre la tunica la tirarono a sorte per sapere a chi toccherebbe; questo avvenne affinché si adempisse la Scrittura: "Spartiscon fra loro i miei vestimenti e tirano a sorte la mia veste" (Sal. 22:18).

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:52

Un’altra cosa che avvenne mentre Gesù era appeso sulla croce agonizzante fu che lui venne schernito da coloro che passavano di là e dai capi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani i quali gli dicevano: "Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio" (Matt. 27:42-44); e questo avvenne affinché si adempissero le parole di Davide: "Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo: Ei si rimette nell’Eterno; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce" (Sal. 22:7-8), ed ancora: "Apron la loro gola contro a me, come un leone rapace e ruggente" (Sal. 22:13).
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:52

Prima che Gesù spirasse gridò: "Elì, Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Matt. 27:46), e in quel momento uno degli astanti corse a prendere una spugna e inzuppatala d’aceto e postala in cima ad una canna gli diè da bere. Questo avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto da Davide: "Nella mia sete, m’han dato a ber dell’aceto" (Sal. 69:21).

Dopo che Gesù spirò, i soldati vennero a fiaccare le gambe a coloro che erano sulla croce, fiaccarono le gambe ai due che erano stati crocifissi con lui, ma a Gesù non gliele fiaccarono, perché lo videro già morto, affinché si adempisse la Scrittura che dice: "Niun d’osso d’esso sarà fiaccato" (Giov. 19:36; Sal. 34:20). Quella sera si adempì anche la Scrittura: "Ed essi riguarderanno a me, a colui ch’essi hanno trafitto" (Zacc. 12:10).

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:52

Ma perché morì Gesù Cristo? "Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità" (Is. 53:5), dice Isaia. Quindi la sua morte sulla croce, voluta e decretata dai Giudei ed eseguita materialmente dai Gentili, non fu altro che l’adempimento delle parole del profeta Isaia. E perciò diciamo che fu Dio che fece sì che i Giudei e i Gentili si mettessero assieme contro il suo Unto per ucciderlo e questo affinché con la sua morte egli ci liberasse dal peccato.

Vediamo ora di spiegare questo concetto molto importante. Il peccato è entrato nel mondo tramite un uomo solo di nome Adamo e questo peccato è passato su tutti gli uomini, per cui tutti hanno peccato. Ma che cosa rende forte il peccato nell’uomo? La legge, perché, come dice Paolo, essa è "la forza del peccato" (1 Cor. 15:56). Sempre Paolo spiega questo quando dice che: "Il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d’esso, m’uccise" (Rom. 7:11),

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:52

in altre parole il peccato fa leva sulla legge per portare la morte nell’uomo. La legge è sì buona e santa, ma il peccato si usa di essa proprio per cagionare la morte nell’uomo. Per fare un paragone, è come se un omicida si usasse di un pezzo di legno fatto da Dio per uccidere un altro uomo. Chi ammazza non è il legno fatto da Dio e buono in se stesso, ma l’omicida che si usa di esso per adempiere il suo criminoso disegno. Così il peccato omicida si usa della legge, data da Dio ad Israele e perciò buona, per uccidere spiritualmente le persone. Quindi occorreva annullare il peccato, cioè spogliarlo del suo potere che aveva sull’uomo. E Gesù ha fatto proprio questo con il suo sacrificio, ha annullato il peccato; lo ha potuto fare questo perché egli si è caricato delle nostre iniquità morendo sulla croce per noi tutti. Ecco perché chi crede in lui viene affrancato dal peccato, perché Gesù sulla croce ha crocifisso il suo (di chi crede) vecchio uomo. Quindi il credente in Cristo è morto con Cristo al peccato; e di conseguenza la legge ha cessato di dominarlo perché la legge signoreggia l’uomo solo mentre egli vive e non anche dopo che è morto. Ed il credente mediante il corpo di Cristo è morto alla legge, a quella cioè che lo teneva soggetto a schiavitù, per appartenere ad un altro, cioè a colui che è risorto dai morti.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:53

Dopo che Gesù spirò sulla croce, venne un certo Giuseppe d’Arimatea che era un uomo ricco e che era diventato anch’egli discepolo di Gesù, il quale chiesto il corpo a Pilato, prese il corpo di Gesù, lo avvolse in un panno lino netto e lo depose nella sua tomba che aveva fatta scavare lì nei pressi, e nella quale ancor nessuno era stato posto. Fu così che si adempì quell’altra Scrittura che dice: "Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato col ricco" (Is. 53:9).

Ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti perché era impossibile che Cristo fosse ritenuto dalla morte; ed anche la sua risurrezione era stata preannunziata da Dio nella sua parola infatti Davide aveva detto: "Tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione" (Atti 2:27). E’ chiaro che qui Davide non parlò di lui perché il suo corpo rimase nel sepolcro e vide la corruzione, ma parlò della risurrezione del Cristo, di uno dei suoi discendenti, perché lui sapeva che Dio gli aveva promesso con giuramento che lo avrebbe fatto sedere sul suo trono in eterno secondo che è scritto: "L’Eterno ha fatto a Davide questo giuramento di verità, e non lo revocherà: Io metterò sul tuo trono un frutto delle tue viscere" (Sal. 132:11).

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:53

Dopo che Gesù risuscitò si fece vedere da quelli che egli aveva scelti, mangiò e bevve con loro, e discusse con loro delle cose relative al regno di Dio e diede loro dei comandamenti; dopodiché fu assunto in cielo alla destra della Maestà e questo affinché si adempissero le parole di Davide: "L’Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Sal. 110:1). E dal cielo, a suo tempo, egli tornerà con gloria e potenza.

La divinità di Cristo

Noi discepoli di Gesù Cristo crediamo fermamente che il nostro Maestro era, è e sarà sempre Dio. Quando diciamo che Egli è Dio intendiamo che egli è divino come lo è il Padre, o detto in altri termini Uno, quanto alla sostanza, con il Padre e perciò senza un principio e senza una fine. Citerò adesso alcuni passi della sacra Scrittura tratti dal Nuovo Testamento che affermano con ogni franchezza che Gesù è Dio.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:53

Ÿ Giovanni dice: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa é stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.... E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità" (Giov. 1:1-3;14). Dunque, siccome è detto chiaramente che la Parola era Dio e che la Parola è stata fatta carne, noi dichiariamo che Dio è stato manifestato in carne nella persona di Cristo Gesù. Le seguenti parole scritte nei Salmi: "I cieli furon fatti dalla parola dell’Eterno" (Sal. 33:6), confermano ciò che Giovanni ha detto cioè che "la Parola era Dio" (Giov. 1:1) perché noi sappiamo che i cieli sono stati fatti da Dio secondo che è scritto: "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" (Gen. 1:1); perciò se la Parola di Dio non fosse stata Dio essa non avrebbe potuto creare i cieli.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:53

Ÿ Gesù disse: "Io ed il Padre siamo uno" (Giov. 10:30). Non è forse chiaro il significato di queste parole dette da Gesù? Lui ed il Padre benché siano due persone distinte sono Dio. Per spiegare questa unione tra il Figlio e il Padre (formanti un solo Dio pur rimanendo distinti) con alcuni esempi biblici, diciamo che è come quella tra l’uomo e la donna sposati secondo che è scritto: "..e saranno una stessa carne" (Gen. 2:24) ed anche: "non son più due, ma una sola carne" (Matt. 19:6). E’ chiaro che marito e moglie rimangono due persone distinte, ma davanti a Dio diventano una sola carne. Anche quando la Scrittura dice che "chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui" (1 Cor. 6:17) parla di un unione che non esclude però la separazione e la diversità di coloro di cui parla, infatti essa non ha inteso dire che l’uomo che si unisce a Cristo diventa lo Spirito di Dio o si fonde con Esso o diventa Cristo e perciò Dio perché in questo caso Essa avrebbe divinizzato l’uomo. L’uomo continua ad essere uomo, e il suo spirito continua a rimanere distinto dallo Spirito di Dio infatti Paolo ai Romani dice che "lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio" (Rom. 8:16).
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:53

Quindi, sì unione tra l’uomo e la donna, sì unione tra il credente e il Signore; ma un unione nella diversità. Alcuni dicono invece che le parole di Gesù sulla sua unione con il Padre significano solo che il Figliuolo ed il Padre sono uno nell’accordo e nel proposito. Ma noi diciamo: ‘Se fosse solo questo il significato delle parole di Gesù perché i Giudei subito dopo che egli le pronunziò presero delle pietre per lapidarlo?’ Non è forse un’altra, e precisamente perché egli si faceva uguale a Dio, la ragione per cui essi presero delle pietre per lapidarlo? Sì, infatti è scritto che i Giudei gli dissero: "Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio" (Giov. 10:33). Il fatto di dichiararsi solo d’accordo con Dio non avrebbe scatenato l’ira di quei Giudei increduli.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:54

Ÿ Gesù rispose a quell’uomo che lo aveva chiamato "Maestro buono" (Mar. 10:17): "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Iddio" (Mar. 10:18). Ora, qualcuno dirà: ‘Perché prendere questo passo per attestare che Gesù è Dio? Per questo motivo, perché Gesù non rifiutò di essere chiamato buono, ma chiese solo a quell’uomo perché lo chiamasse buono dato che solo Dio è buono. E quindi, dato che Dio solo è buono il Maestro è Dio, perché Egli è buono. Se Gesù non fosse stato buono certamente avrebbe detto a quell’uomo di chiamare buono solo Dio, e perciò implicitamente si sarebbe dichiarato solo un uomo. Ma proprio perché Egli era una stessa cosa con Dio Padre, Egli era buono. Quindi, noi facciamo bene a chiamarlo Maestro buono, perché Egli è Dio.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:54

Paolo disse di Gesù Cristo ai Colossesi che "in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza" (Col. 1:19). Ed è proprio in virtù del fatto che in Cristo abitò tutta la pienezza della Divinità che noi abbiamo potuto ricevere da lui grazia sopra grazia infatti Giovanni dice: "E’ della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia" (Giov. 1:16). In altre parole noi non avremmo potuto ricevere da Cristo né la salvezza, né la vita, né la pace e nessun altra benedizione se in Lui non avesse dimorato la pienezza della Deità, ovvero se Egli non fosse stato Dio.

Ÿ L’apostolo Paolo disse ai Romani: "Dai quali [dagli Israeliti] è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen" (Rom. 9:5). Quindi Cristo Gesù, benché fu trovato nell’esteriore come un uomo, é l’Iddio che è benedetto per l’eternità.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:54

Ÿ Paolo dice a Tito: "Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù..." (Tito 2:13). Ora, il profeta Daniele chiamò Dio "il grande Iddio", infatti dopo che parlò al re Nebucadnetsar gli disse: "Il grande Iddio ha fatto conoscere al re ciò che deve avvenire d’ora innanzi" (Dan. 2:45); Geremia fece lo stesso infatti disse: "Tu sei l’Iddio grande" (Ger. 32:18); Davide riconobbe che solo Dio è grande quando disse: "Sì, io conosco che l’Eterno è grande" (Sal. 135:5); quindi se Paolo ha chiamato Gesù "il nostro grande Iddio" significa che lui credeva fermamente che Cristo è Dio. Se Gesù non fosse stato Dio, e perciò se egli non fosse stato uguale a Dio, Paolo non lo avrebbe giammai chiamato "il nostro grande Iddio", perché in tale modo avrebbe definito una creatura Dio, rendendosi colpevole di idolatria. Ricordatevi che Paolo era un Giudeo di nascita che sapeva molto bene che Dio aveva detto: "Non avere altri dii nel mio cospetto" (Es. 20:3), e perciò non si sarebbe mai permesso, se Gesù Cristo fosse stato solo un uomo, di chiamarlo "il nostro grande Iddio". Anche il fatto che Paolo abbia chiamato Gesù Cristo "il nostro Salvatore" mostra che egli credeva che Gesù era Dio. Egli sapeva che Dio aveva detto tramite Isaia: "Non v’é Salvatore fuori di me" (Is. 45:21),
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:54

eppure egli non chiamò "nostro Salvatore" solo Dio Padre (in Tito dice: "La predicazione che è stata a me affidata per mandato di Dio, nostro Salvatore" [Tito 1:3], e a Timoteo dice: "Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comandamento di Dio nostro Salvatore" [1 Tim. 1:1], e: "Abbiamo posto la nostra speranza nell’Iddio vivente, che é il Salvatore di tutti gli uomini, principalmente dei credenti" [1 Tim. 4:10]) ma anche il suo Figliuolo Gesù Cristo secondo che è scritto in Tito: "Grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro Salvatore" (Tito 1:4).

Ÿ L’apostolo Pietro ha chiamato anche lui Gesù Cristo "il nostro Dio e Salvatore", infatti all’inizio della sua seconda epistola è scritto: "Simon Pietro, servitore e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo" (2 Piet. 1:1). Anche lui come Paolo sapeva che esiste solo un Dio ed un solo Salvatore ma chiamò il Cristo che lui aveva conosciuto anche nei giorni della sua carne "nostro Dio e Salvatore", perché Egli lo è.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:54

Ÿ Nel libro degli Atti degli apostoli tra le parole che Paolo rivolse agli anziani della chiesa di Efeso vi sono queste: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28). Ora, in queste parole è detto che Dio ha acquistato la sua chiesa con il suo sangue, il che a prima vista parrebbe incredibile perché sappiamo che non è Dio che è morto sulla croce ed ha versato il suo sangue per noi, ma il suo unigenito Figliuolo. Ma esaminando attentamente questo passo e confrontandolo con altri passi della Scrittura noteremo che qui Paolo si riferisce al Figliuolo di Dio e non a Dio il Padre il quale nei giorni della carne del suo Figliuolo continuava ad essere assiso sul suo trono nel cielo. Ricordatevi che quando Toma disse a Gesù: "Signor mio e Dio mio" (Giov. 20:28),
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:55

ammise implicitamente che il suo Dio era morto sulla croce, che aveva sparso il suo sangue per comprarci con esso, e poi era risorto; ma badate che non è che con quelle parole ammise che Dio Padre era morto sulla croce; dico questo per farvi comprendere che c’è sempre da fare una chiara distinzione tra Dio Padre e Dio Figliuolo. Sono due persone unite e della medesima sostanza da ogni eternità, ma nello stesso tempo diverse tra loro e devono essere nominate separatamente al fine di non scambiare l’una per l’altra. In conclusione, Gesù Cristo è l’Iddio che, secondo le parole di Paolo, ha comprato la sua chiesa con il suo sangue.

Ÿ Nella epistola agli Ebrei é scritto: "Dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, é ne’ secoli dei secoli.." (Ebr. 1:8). Anche da queste parole tratte dal quarantacinquesimo salmo si comprende chiaramente che il Figliuolo é Dio.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:55

Ÿ Sempre in questa lettera è scritto: "E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino" (Ebr. 1:6). Ora, noi sappiamo che gli angeli adorano solo Dio secondo che è scritto: "L’esercito de’ cieli t’adora" (Neh. 9:6); quindi, siccome gli angeli sanno che si deve adorare solo Dio (l’angelo di Gesù che apparve a Giovanni sull’isola di Patmo, quando vide che Giovanni si prostrò davanti a lui per adorarlo gli disse: "Guàrdati dal farlo... Adora Iddio!"[Ap. 22:9]) essi sanno e riconoscono che Gesù Cristo è Dio. E poi se Dio Padre ha ordinato ai suoi angeli di adorare il suo Figliuolo vuole dire che Egli stesso riconosce in Cristo Gesù la seconda persona della Divinità. Se Gesù non fosse Dio, il Padre non avrebbe giammai ordinato ai suoi angeli di adorarlo.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:55

Ÿ Matteo dice che i magi "entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono..." (Matt. 2:11). Queste parole attestano che Gesù era Dio anche quando era in fasce, perché i magi venuti dall’Oriente gli rivolsero l’adorazione dovuta solo a Dio.

Ÿ Lo stesso apostolo dice alla fine del Vangelo da lui scritto che le donne accostatesi a Gesù risorto "gli strinsero i piedi e l’adorarono" (Matt. 28:9), e poi che i discepoli "andarono in Galilea sul monte che Gesù avea loro designato. E vedutolo, l’adorarono" (Matt. 28:16-17). Ora, siccome che è scritto nella legge: "Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto" (Matt. 4:10), di conseguenza Cristo era Dio. Se il Figliuolo non fosse stato Dio non solo Egli non sarebbe stato degno di essere adorato, ma anche avrebbe Egli stesso ripreso sia le donne che i suoi discepoli quando lo adorarono. Ricordatevi che Gesù non si tirò mai indietro dal riprendere i suoi quando questi lo meritarono;

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
08/05/2011 18:55

Egli sgridò Giacomo e Giovanni quando gli chiesero se voleva che dicessero di fare scendere il fuoco dal cielo per divorare quei Samaritani che non lo avevano ricevuto perché era diretto a Gerusalemme (cfr. Luca 9:51-56); e riprese Pietro perché questi non voleva che lui soffrisse e morisse (cfr. Matt. 16:22-23). Quindi se i suoi discepoli, adorandolo, si fossero resi colpevoli di idolatria Gesù li avrebbe sgridati e gli avrebbe detto: ‘Adorate Iddio!’; il fatto invece che Egli accettò la loro adorazione conferma che Gesù era Dio e non solo uomo.

Ÿ Paolo dice ai Filippesi: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù; il quale, essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini...." (Fil. 2:5-7). In questa maniera Paolo ha confermato sia che Cristo Gesù era uguale a Dio, e sia che Egli come Figliuolo di Dio era presso il Padre avanti la fondazione del mondo.

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com