Una introduzione
Durante questi giorni noi leggeremo i primi capitoli della Bibbia. Siamo davanti a dei testi che sono diversi da qualunque altro testo scritto, siamo davanti alle Scritture Sante. La Bibbia è Parola di Dio in parole degli uomini. La Parola di Dio, che è una parola eterna, assoluta, non relativizzabile, unica, immutabile, si fa parole umane. Che non sono eterne affatto, che non sono uniche perché ne esistono molteplici, che sono condizionate. Dunque nella Scrittura c’è come una sorta di incarnazione della Parola di Dio nelle parole umane. Utilizzo il termine incarnazione ovviamente in senso analogico, non parlo di incarnazione in senso tecnico, però avviene qui qualcosa di analogo a quello che è avvenuto con l’incarnazione.
Peraltro, questo l’ha detto in modo molto esplicito la Dei Verbum, il documento conciliare, che dice:
Le parole di Dio, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell’eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell’umana natura, si fece simile agli uomini (DV13).