Riguardo alla gloria che spetta a Dio solo. Dio disse tramite Isaia: "Io sono l’Eterno; tale è il mio nome; e io non darò la mia gloria ad un altro, né la lode che m’appartiene, agl’idoli" (Is. 42:8). Gesù, prima di essere arrestato, nella preghiera che fece al Padre suo disse: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse" (Giov. 17:5); questo lo disse perché egli voleva che il Padre gli restituisse quella gloria di cui Lui, quale Figlio di Dio coeterno col Padre, si era privato per un breve tempo assumendo la forma di un servo e divenendo simile agli uomini per morire sulla croce annoverato tra i malfattori. Più avanti nella preghiera Gesù disse anche: "Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data; poiché tu m’hai amato avanti la fondazione del mondo" (Giov. 17:24); quindi da ciò si comprende che Dio ha dato la sua gloria al suo Figliuolo, e siccome che la gloria appartiene solo a Dio (secondo che è scritto: "A te appartengono il regno, la potenza e la gloria, in sempiterno. Amen" [Matt. 6:13]) si deduce che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è l’Iddio a cui appartiene la gloria. L’Agnello è ora circondato di gloria in cielo; Giovanni nel libro della Rivelazione dice tra le altre cose: "E vidi, e udii una voce di molti angeli attorno al trono e alle creature viventi e agli anziani; e il numero loro era di miriadi di miriadi, e di migliaia di migliaia, che dicevano con gran voce: Degno è l’Agnello che è stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l’onore e la gloria e la benedizione" (Ap. 5:11-12); e siccome che poco prima egli aveva visto i ventiquattro anziani prostrarsi davanti a Dio Padre che era seduto sul trono ed adorarlo dicendo: "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricever la gloria e l’onore e la potenza..." (Ap. 4:11), e tra le cose che anche l’Agnello è degno di ricevere al pari di Dio ci sono pure la gloria, l’onore e la potenza si deve affermare che Gesù è Dio benedetto in eterno.