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Tu sei lo Sposo: la sposa deve essere la tua gioia, destinata a diventare una sola carne con te: "Chi mangia la mia carne… dimora in me e io in lui"! Eccomi Gesù, anch'io pronto a gioire con te e per te. Non devo acquistare l'amore di Dio, perché sei tu l'amore che mi è già stato donato; non devo attenderti, perché sei già qui, nè devo soffrire per la privazione di uomini santi, come Giovanni, perché sei tu colui che essi mi hanno indicato.
Solo quando tu sarai "tolto" (Is 53,8), allora digiunerò! Quando il mio peccato mi farà soffrire la tua assenza, allora digiunerò. Quando il peccato del mondo mi farà sentire la tua mancanza, allora digiunerò. Digiunerò per celebrare il tuo rifiuto da parte degli uomini, perché anch'io ne sono partecipe e colpevole. Gesù, abbi pietà di me! Per digiunare e per far festa non guarderò nessun altro, ma solo te. Tu sei la regola della mia vita: sei tu il centro, il perno di ogni interiore movimento, il principio e la fine, l'Alfa e l'Omega di tutto!