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Giovanni soffre nella prigione di Erode e i suoi discepoli partecipano alla sua tribolazione (1,14) con il digiuno. Con esso si stanno inoltre preparando alla venuta dell'Agnello di Dio! Ma Giovanni non l'aveva forse indicato come già presente? Non hanno udito che egli diceva di essere l'amico dello sposo che esultava di gioia per la sua venuta? E che questi doveva crescere, mentre egli, per volere di Dio, doveva diminuire (3,28-30)?
Nonostante l'insegnamento del loro maestro, i discepoli di Giovanni rimangono ancora in attesa. Tu vuoi che i tuoi discepoli invece siano un segno della tua presenza: essi devono annunciare con la loro gioia che tu non sei solo il Maestro, ma l'amico, anzi, lo Sposo! Qui, ora, ti riveli proprio così, come lo Sposo! Tu sei lo Sposo di cui ha parlato Isaia, il profeta (62,5; 61,10), e poi Osea (2), e quindi ancora tutto il Cantico!