LA CONVERSIONE DI SAULO

LA CONVERSIONE DI SAULO

 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

LA BIBBIA

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2011 17:49
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:34

i suoi ragionamenti dalle Scritture dell'Antico Patto ed alcuni restarono persuasi e furono salvati (cfr. Atti 28:23-24). A dimostrazione questo che anche solo con gli Scritti dell'Antico Patto si può annunciare ai Giudei la morte e la risurrezione di Cristo e persuaderli che Gesù è il Cristo (naturalmente per far questo è necessario conoscere bene le Scritture dell'Antico Patto e quelle del Nuovo). Quindi dei Giudei possono rimanere persuasi che Gesù di Nazaret è il Messia morto per i nostri peccati e risuscitato per la nostra giustificazione sentendo parlare accuratamente delle cose relative a Gesù solo con la legge, i Salmi e i profeti. Niente di cui meravigliarsi ben sapendo che l'Evangelo fu promesso da Dio negli Scritti dell'Antico Testamento (cfr. Rom. 1:2-3); tanto è vero che Gesù quando apparve ai due che erano sulla via di Emmaus "cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano" (Luca 24:27), e quando apparve ai suoi discepoli disse loro: "Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme" (Luca 24:46-47).
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:34

Va detto ora qualcosa circa il mistero di Dio occulto sin dalle più remote età, ma manifestato ai santi del Signore nella pienezza dei tempi. Mi riferisco al fatto che i Gentili sono eredi con i Giudei, e membri di un medesimo corpo con loro perché Cristo sulla croce ha fatto morire l'inimicizia che esisteva fra loro e Dio e quella che esisteva fra i Giudei e i Gentili; ossia come dice Paolo: "Ha abbattuto il muro di separazione con l'abolire nella sua carne la causa dell'inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti" (Ef. 2:14-15). Questo mistero infatti è strettamente collegato al messaggio della salvezza perché con la sua rivelazione Dio ha manifestato che Egli "vuole che tutti gli uomini siano salvati" (1 Tim. 2:4), e non solo i Giudei. E' evidente che fino a che Cristo non morì sulla croce e lo Spirito Santo non rivelò questo mistero ai santi apostoli e profeti, questo mistero rimase nascosto. Sì, nelle Scritture dell'Antico Patto vi erano molti versi che predicevano in svariate maniere che i Gentili un giorno sarebbero entrati a far parte del popolo di Dio per cui Dio non si sarebbe vergognato di chiamarli suo popolo, ma questi passi erano coperti da un velo per cui ancora non venivano intesi. Ma quando il Signore aprì la mente per intenderli allora le cose furono chiare agli occhi di Giudei e Gentili;
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:34

aveva deciso di chiamare i Gentili a far parte del suo popolo. E come poté adempiersi questa predizione di Dio? Mediante la morte sulla croce di Cristo Gesù. Infatti, come ho detto prima, egli morendo sulla croce abbatté il muro di separazione, costituito dalla legge di Mosè, che divideva Giudei e Gentili da Dio, e i Giudei dai Gentili. E banditore di questo mistero fu costituito Paolo da Tarso il quale nelle sue epistole ne parla in svariate maniere. Le sue epistole sono dunque necessarie per intendere la gloria di questo mistero. Il piano della salvezza che Dio aveva formato in se stesso avanti la fondazione del mondo è stato dunque fatto conoscere a tutte le nazioni.

Ÿ Per piacere a Dio. Paolo dice a Timoteo che ogni Scrittura è ispirata da Dio "e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona" (2 Tim. 3:16-17): quindi per essa noi possiamo essere resi compiuti.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:35

Consideriamo gli Scritti del Nuovo Testamento; in essi ci sono i precetti per i mariti e per le mogli, per i figli e per i genitori, per i servi e per i padroni, per i conduttori e per i fedeli, in essa ci sono diversi riferimenti alla preghiera, al digiuno, alla lode, alla elemosina e ad ogni altra opera buona, ai miracoli e alle rivelazioni e a tante altre cose; in verità essi sono in grado di renderci compiuti in ogni bene e renderci savi in Cristo. E non è che questo discorso non può essere fatto per gli Scritti dell'Antico Patto perché anche in essi ci sono tanti precetti per tutti noi, non importa la posizione che ricopriamo nel corpo di Cristo o se siamo maschi o femmine, genitori o solo figli, la cui osservanza porta onore a Dio; in essi ci sono tante storie che ci esortano ad avere fede in Dio per ottenere rivelazioni, guarigione, doni, ecc., ed oltre che fede in Dio anche pazienza per ottenere l'adempimento delle promesse di Dio. Paolo dice ai Romani che "tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture, noi riteniamo la speranza" (Rom. 15:4). Naturalmente, va detto che per quanto riguarda diverse cose (precetti su cibi, su giorni, sulla circoncisione, ecc.,) per evitare di ricadere sotto la legge di Mosè sono necessari gli insegnamenti degli apostoli che spiegano che quelle cose sono ombra di cose che dovevano avvenire e quindi non vanno più osservate. Ma Dio, che ben sapeva tutto ciò, a suo tempo ha provveduto l'insegnamento che completa quello antico.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:45

Ÿ La conoscenza delle cose future. Per quanto riguarda gli avvenimenti che devono accadere prima del ritorno di Cristo, al suo ritorno, e dopo il suo ritorno, ci sono scritti nella Bibbia così tanti riferimenti che possiamo dire di non avere bisogno di sapere di più. Basta leggere le parole concernenti gli avvenimenti ultimi pronunciate da Gesù sul monte degli Ulivi prima di essere arrestato ed in altre circostanze, quelle scritte da Paolo, da Pietro, da Giovanni, e quelle pronunciate dagli antichi profeti secoli prima della venuta di Cristo (Isaia, Ezechiele, Daniele, Gioele, Zaccaria, Malachia) per rendersi conto di questo.

Stando dunque così le cose a riguardo degli Scritti sacri è evidente che ci fu un tempo nel quale essi erano ancora incompleti perché mancavano gli Scritti del Nuovo Testamento che dovevano completare quelli dell’Antico. Possiamo quindi dire che alle Scritture (qui mi riferisco a quelle dell'Antico Patto già disponibili prima dell'apparizione di Cristo)

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:45

la parte che mancava affinché divenissero complete era quella concernente la venuta di Cristo. Ed infatti una volta che Cristo apparve e compì l'opera del Padre suo trasmettendo le sue parole e morendo sulla croce per i nostri peccati e risuscitando il terzo giorno (e la sua vita e i suoi insegnamenti e le sue predizioni furono messi per iscritto), e gli apostoli dopo di lui trasmisero per iscritto da parte di Dio altri insegnamenti e altre predizioni utili alla Chiesa, allora le Scritture furono rese complete. La Bibbia così composta è la finale rivelazione di Dio all'uomo. Non manca proprio nessun scritto per renderla completa perché già lo è. Guai a chi aggiunge altri scritti ad essa; Gesù Cristo a Giovanni sull'isola di Patmos attestò infatti: "Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro" (Ap. 22:18).
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:45

Qualcuno forse obbietterà che queste parole si riferiscono esclusivamente al libro della Rivelazione, ma non è così. Come potremmo infatti affermare che sia lecito aggiungere qualcosa alla Bibbia nel suo insieme tranne che al libro della Rivelazione solo perché quelle parole di Gesù sono scritte alla fine di questo specifico libro della Bibbia? Ma non è forse scritto nella legge: "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non ne toglierete nulla..." (Deut. 4:2)? Quindi, l'ordine di non aggiungere nulla, pena la punizione descritta nel libro della Rivelazione, riguarda anche la Bibbia nel suo insieme e non solo il libro della Rivelazione; e poi quand'anche uno aggiungesse delle parole solo al libro della Rivelazione implicitamente le aggiungerebbe alla Bibbia perché l'Apocalisse è parte della Bibbia. Oltre la Bibbia non esiste sulla faccia di tutta la terra un altro libro che può essere definito sacra Scrittura come la Bibbia; tutti coloro che pretendono di possedere dei libri sacri (oltre la Bibbia o al posto della Bibbia) definendoli sacre Scritture sono stati sedotti dal serpente antico e seducono gli altri.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:46

Alcuni (i Mormoni per esempio) attaccano la completezza della Bibbia dicendo che nel corso dei secoli furono tolte dal libro molte cose chiare e preziose. Ma ciò non corrisponde al vero perché le molte copie dei manoscritti dell'Antico Testamento che esistono variano solo in certe cose minime quali l'ortografia delle parole, l'omissione di una frase qui e là. Nell'insieme si può dire che nessuna parte dei Libri dell'Antico Testamento esistenti al tempo di Gesù e degli apostoli è andata perduta ma che noi possediamo quegli stessi Libri dell'Antico Testamento che possedevano gli Ebrei senza nessuna parte fondamentale mancante. Una conferma dell'attendibilità dei Libri dell'Antico Testamento così come li abbiamo noi ora dopo migliaia di anni dalla loro stesura è venuta dal ritrovamento nel 1947 dei manoscritti tra i rotoli del Mar Morto che generalmente datano dal 200 circa al 50 a.C.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:46

Ebbene questi manoscritti contengono porzioni di ogni Libro dell'Antico Testamento eccetto Ester, e gli studi hanno rivelato che questi documenti così antichi sono sostanzialmente identici al testo dell'Antico Testamento che noi possediamo. Anche per quanto riguarda i manoscritti del Nuovo Testamento, i più vecchi dei quali risalgono al secondo secolo dopo Cristo, la situazione è sostanzialmente la medesima. Le variazioni che si possono riscontrare in essi, che sono copie degli originali o copie delle copie fatte dagli originali, sono di una importanza relativa perché riguardano questioni di ortografia, l'ordine delle parole, il tempo di alcuni verbi, e così via; ma in essi non mancano parti importanti del testo originale, e le variazioni esistenti non intaccano le dottrine fondamentali della Bibbia. Una conferma a ciò che stiamo dicendo in difesa dell'Antico e del Nuovo Testamento così come li abbiamo oggi nella Bibbia viene dalla versione latina della Bibbia denominata Vulgata che risale al quarto secolo dopo Cristo e che fu fatta da Girolamo, (che è la versione della Bibbia adottata ufficialmente dalla chiesa cattolica romana con il concilio di Trento): in essa non mancano parti 'chiare e preziosissime' degli antichi manoscritti. Vero è che in essa sono presenti dei passi tradotti malamente da Girolamo, ma in essa non mancano 'parti chiare e preziosissime' della Bibbia da ritenerla una versione della Bibbia 'mutilata' di parti fondamentali, non sufficiente dunque per la salvezza.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:47

La comprensione della Bibbia

Essendo che la Bibbia è un libro composto da scritti ispirati dallo Spirito del Signore per comprenderla è necessario la guida del Signore che è Colui che mediante il suo Spirito fa comprendere rettamente le Scritture. Ora, con le seguenti Scritture e riflessioni attorno ad esse dimostrerò quanto appena detto.

Ÿ

Gesù prima di morire aveva detto ai suoi discepoli: "Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno adempiute rispetto al Figliuol dell’uomo tutte le cose scritte dai profeti; poiché egli sarà dato in man de’ Gentili, e sarà schernito ed oltraggiato e gli sputeranno addosso; e dopo averlo flagellato, l’uccideranno; ma il terzo giorno risusciterà. Ed essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro oscuro, e non intendevano le cose dette loro" (Luca 18:31-34). Vi sono altre Scritture che attestano come gli stessi discepoli di Gesù non capivano né le Scritture che parlavano di Gesù e neppure le sue parole che preannunziavano la sua morte e la sua risurrezione, ed esse sono le seguenti: "Or i suoi discepoli non intesero da prima queste cose..." (Giov. 12:16);

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:47

"Ma essi non capivano quel detto ch’era per loro coperto d’un velo, per modo che non lo intendevano...." (Luca 9:45); "Ma essi non intendevano il suo dire..." (Mar. 9:32). Notate che i discepoli, benché avessero creduto che Gesù era il Cristo il Figliuolo di Dio che era proceduto dal Padre, non avevano compreso ancora le cose che Mosè e i profeti avevano dette di lui, cioè che egli doveva soffrire e risuscitare dai morti. Ma com’era possibile che degli uomini che avevano creduto in lui, non intendevano ancora le cose scritte di lui? La ragione é perché quelle Scritture erano coperte da un velo per loro e perciò era loro impossibile comprenderle. Le compresero dopo che Gesù risuscitò infatti fu allora che il Signore aprì loro la mente per intenderle secondo che è scritto: "Poi disse loro: Queste son le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che bisognava che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, ne’ profeti e nei Salmi, fossero adempiute. Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture..." (Luca 24:44-45); fu allora che essi "si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui" (Giov. 12:16),
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:47

e che i Giudei gliele avevano fatte. Tutto ciò ci mostra come per intendere le Scritture che parlano di Gesù Cristo non é sufficiente leggerle o ascoltarle, perché é necessario anche che il Signore apra la mente per intenderle come fece in verso i suoi discepoli, quando apparve loro. Quindi se il Signore fu potente a fare comprendere ai suoi discepoli le Scritture aprendogli la mente perché non si dovrebbe pensare che egli questo lo continui a fare ancora oggi senza servirsi di persone fisiche? Vi è forse qualcosa di troppo difficile per il Signore? O forse il suo modo di agire è cambiato?

Ÿ Gesù quando parlò dello Spirito Santo che Egli avrebbe mandato ai suoi discepoli dopo che sarebbe stato assunto in cielo, disse loro: "Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" (Giov. 16:12,13),

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:47

ancora: "Egli vi insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26). Da queste parole emerge che Gesù ha mandato lo Spirito Santo per insegnarci ogni cosa e per guidarci nella verità. Ma qualcuno dirà: Ma la promessa Gesù la fece solo ai suoi apostoli? Sì, le parole furono rivolte a loro in quella occasione ma sono dirette a tutti i discepoli di Cristo. Nulla togliendo con tutto ciò al fatto che Dio nella sua Chiesa ha costituito i dottori i quali hanno il dono d’insegnare, ma non certo la capacità di fare comprendere perché questa la continua ad avere lo Spirito di Dio mandato dal cielo che è in ogni credente.

Ÿ Gesù un giorno giubilò per lo Spirito e disse: "Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agl’intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Sì, o Padre, perché così ti é piaciuto" (Luca 10:21). Noi pure riconosciamo che Dio rivela le cose relative al regno di Dio a coloro che mutano e diventano come i piccoli fanciulli,

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:48

ma le nasconde a coloro che sono molto studiati e si credono savi e intelligenti. E noi, per la grazia di Dio siamo proprio tra i piccoli fanciulli a cui Dio ha rivelato il suo Figliuolo e le cose relative al suo regno, e per questo lo lodiamo; sì, lo lodiamo perché riconosciamo di essere pervenuti alla conoscenza della verità perché Dio ci ha dato quell’intendimento che nessun uomo sulla faccia della terra ci avrebbe potuto dare. Noi avremmo potuto ascoltare anche il migliore oratore, l’uomo più eloquente nell’esporre le cose relative al regno di Dio, ma se non fosse stato per l’intervento soprannaturale di Dio noi non avremmo giammai compreso quello che in realtà è così semplice ma che tanti sulla terra hanno reso con i loro discorsi così difficile, così intricato. Ma che cos’è così semplice? Il messaggio della salvezza e la via per riceverla.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:48

Ÿ L’apostolo Paolo disse a Timoteo: "Considera quello che dico, poiché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa" (2 Tim. 2:7); quindi Paolo credeva che sarebbe stato il Signore stesso a fare intendere a Timoteo le cose che lui gli aveva scritto. Non una categoria di credenti in qualche parte del globo con il potere di interpretare rettamente le cose che lui gli scriveva, ma il Signore stesso.

Ÿ L’apostolo Paolo disse ai Filippesi: "Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; e se in alcuna cosa voi sentite altrimenti, Iddio vi rivelerà anche quella" (Fil. 3:15). In queste parole Paolo espresse la sua fiducia che se i santi di Filippi non comprendevano ancora qualcosa il Signore gliel’avrebbe fatta intendere rivelandogliela. Avete notato? In questi due passi delle Scritture è messa in risalto l’opera potente di comprensione operata da Dio nei credenti.

OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:48

Ÿ Giovanni ha scritto: "Ma quant’è a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma siccome l’unzione sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato" (1 Giov. 2:27). Come potete vedere Giovanni credeva che era l’unzione che i credenti avevano ricevuto dal Signore che gl’insegnava ogni cosa, e non un particolare collegio di vescovi preposto dal Signore. Le parole dell’apostolo non fanno altro che confermare le parole che Gesù disse ai suoi discepoli quando promise loro lo Spirito Santo: "Egli v’insegnerà ogni cosa" (Giov. 14:26). E’ bene però fare una puntualizzazione a questo punto; il fatto che l’unzione del Santo ci insegna ogni cosa non significa che noi non abbiamo bisogno dei ministri di Dio, perché altrimenti la Scrittura si contraddirebbe dato che essa afferma che Dio ha costituiti nella sua Chiesa, gli apostoli, i profeti, gli evangelisti, i pastori e i dottori per il perfezionamento dei santi e per l’edificazione del corpo di Cristo (cfr. Ef. 4:11,12). Ripeto questo concetto in questi termini:
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:48

: Giovanni con queste parole non ha voluto dire che i credenti, perché hanno ricevuto l’unzione dal Santo, non hanno bisogno di essere ammaestrati da nessuno perché Luca dice: "Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furon battezzati.... Ed erano perseveranti nell’attendere all’insegnamento degli apostoli" (Atti 2:41,42), ed anche che Paolo dimorò in Corinto "un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio" (Atti 18:11); e perché Paolo disse a Timoteo: "Ordina queste cose e insegnale" (1 Tim. 4:11), e a Tito: "Insegna queste cose..." (Tito 2:15). Giovanni ha voluto soltanto dire che noi conosciamo la verità e che non abbiamo bisogno di quei personali e contraddittori ammaestramenti intorno a Gesù che tanti impostori spandono a piene mani, perché quelli che abbiamo ricevuto dallo Spirito di Dio intorno a Gesù Cristo sono veraci e sufficienti alla nostra salvezza. Conosciamo tutto ciò che può salvare le anime nostre perché l’unzione del Santo c’insegna ogni cosa e non abbiamo perciò bisogno degli insegnamenti diabolici del magistero romano,
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:48

dei Mormoni o di quelli dei cosiddetti Testimoni di Geova o di quelli dei seguaci di Moon, o di qualche altra pseudochiesa. Quindi, concludendo; quantunque l’unzione del Santo ammaestra tutti i credenti, coloro che hanno ricevuto il dono d’insegnamento devono insegnare ai credenti le cose relative al regno di Dio per confermarli e contribuire alla loro crescita spirituale, e i credenti a loro volta devono perseverare all’attendere al loro insegnamento perché questa è la volontà di Dio. Coloro che ammaestrano e coloro che vengono ammaestrati tengano sempre bene a mente queste parole di Paolo a Timoteo: "Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (1 Tim. 4:16). Notate infatti come la salvezza è assicurata sia al ministro che persevera nell’essere d’esempio ai credenti e insegna loro la sana dottrina, e sia a coloro che attendono al suo insegnamento e lo mettono in pratica.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:49

Ÿ L’apostolo Paolo ha detto ai Corinzi: "E se il nostro vangelo é ancora velato, é velato per quelli che son sulla via della perdizione, per gl’increduli, dei quali l’iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinché la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che é l’immagine di Dio, non risplenda loro" (2 Cor. 4:3,4). Oggi, per la grazia di Dio, possediamo oltre che gli Scritti dell’Antico Patto che parlano di Gesù, anche le testimonianze scritte di Matteo, Marco, Luca e Giovanni che parlano in maniera chiara della nascita di Gesù, della sua vita, dei suoi insegnamenti e delle sue opere potenti, della sua morte e della risurrezione, eppure molti di quelli che leggono ed ascoltano l’Evangelo scritto da questi uomini non lo intendono affatto e tra questi vi sono pure milioni e milioni di Cattolici romani sparsi sulla faccia della terra. Hanno il magistero eppure il Vangelo é ancora velato per loro. Perché é velato? Perché non riescono a comprendere il messaggio del Vangelo? Il motivo è perché essi hanno le loro menti accecate dalle tenebre e perciò non possono vedere la luce che il Vangelo di Dio emana. Ciò che bisogna fare per essere salvati è scritto chiaramente ma per loro è oscurità profonda.
OFFLINE
Post: 961
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
09/05/2011 17:49

E perché questo? Perché il Vangelo è stato dal loro magistero offuscato con la tradizione, in maniera che quello che è luce per loro è tenebre; e quanto grandi sono queste tenebre! Come i Giudei che fanno la lettura dell’Antico Patto hanno un velo steso sopra il loro cuore che gli impedisce di riconoscere che le Scritture profetiche si sono adempiute in Gesù di Nazaret, così oggi moltitudini di uomini che leggono o ascoltano il Vangelo hanno ancora le loro menti ottuse. Essi sono sulla via della perdizione e fino a quando non si ravvederanno e non crederanno con il cuore in ciò che leggono o ascoltano non potranno comprendere il Vangelo. Come potete vedere si perviene a comprendere il Vangelo in seguito ad una illuminazione operata da Dio, perciò rigettiamo la dottrina che afferma che una particolare classe di persone abbia il potere di fare comprendere le parole del Vangelo.

Per concludere; esistono due tipi di persone sulla terra; quelle che hanno inteso la Scrittura perché si sono umiliate davanti a Dio e il Signore ha aperto loro la mente per intenderla e continuano ad intenderla rettamente perché lo Spirito di Dio le guida; e quelle che giacciono nelle tenebre con la mente ottusa perché rifiutano di umiliarsi davanti a Dio e preferiscono dare ascolto ai precetti umani anziché a quelli di Dio così chiaramente scritti.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com